Fare sesso la prima volta: come si fa
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Fare sesso la prima volta: come si fa

La prima volta che si fa sesso è un momento carico di aspettative, emozioni, domande e – spesso – paure. È facile sentirsi sotto pressione, temere di non essere all’altezza o idealizzare l’evento come se fosse un passaggio obbligato nella crescita. Ma la verità è che non esiste una “prima volta” giusta per tutti, né un solo modo per viverla. Ognuno ha i propri tempi, il proprio corpo, le proprie emozioni.

In questa guida vogliamo offrire uno spazio libero da giudizi, stereotipi e pressioni. Parleremo di tutto: come capire se si è prontə, cosa succede al corpo, cosa aspettarsi emotivamente, quali precauzioni prendere, e come trasformare l’esperienza in qualcosa di bello, anche se non perfetto.

Cosa vuol dire davvero “fare sesso per la prima volta”?

Spesso si parla della prima volta come se fosse un momento unico e definitivo, ma in realtà può essere molte cose. Per alcune persone è la prima penetrazione vaginale o anale, per altre è il primo rapporto orale, per altre ancora è la prima volta che condividono intimità profonda con qualcuno. La sessualità è un viaggio, non un evento singolo.

L’idea che “la prima volta” sia legata solo alla perdita della verginità è limitante e culturalmente costruita. La verginità non è un concetto medico, non è “qualcosa che si perde”: è una narrazione sociale che spesso mette pressione, specialmente sulle donne. È più utile parlare di prime esperienze sessuali consapevoli, vissute in modo volontario e rispettoso.

Come capire se sei prontə

La vera domanda non è “a che età è giusto farlo”, ma “sono prontə a vivere un momento così intimo con un’altra persona?”

Ecco alcuni segnali che indicano che potresti essere prontə:

  • Ti senti a tuo agio all’idea di essere vulnerabile fisicamente ed emotivamente.
  • Non lo fai per accontentare qualcunə, ma perché lo desideri davvero.
  • Sai dire “sì” ma anche “no” se qualcosa non ti fa sentire bene.
  • Hai parlato apertamente con la persona con cui vuoi farlo.
  • Sei informatə su protezione, consenso, anatomia e piacere.

Essere prontə non significa non avere ansia: è normale provare un po’ di nervosismo. Significa però essere capaci di ascoltarsi, e affrontare il momento con consapevolezza, non per obbligo o pressione.

Il corpo durante la prima volta: cosa succede davvero

Nelle persone con vulva

Durante il primo rapporto penetrativo, l’imene – un sottile anello di tessuto all’interno della vagina – può allungarsi o lacerarsi, ma non è sempre visibile o percepibile. In alcuni casi può causare una leggera perdita di sangue, in altri nessuna. È importante sapere che:

  • L’imene non è un sigillo, né un indicatore di verginità.
  • Il dolore non è inevitabile: dipende da rilassamento, lubrificazione, comunicazione.
  • Il piacere può essere graduale: non aspettarti un orgasmo immediato, ma lasciati tempo per scoprire cosa ti piace.

Nelle persone con pene

L’ansia da prestazione è frequente. C’è il timore di “durare poco”, “non riuscire a penetrarla”, o “non avere l’erezione giusta”. Tutto normale. Il corpo può avere reazioni imprevedibili, soprattutto se ci sono stress o emozioni forti. Non sei un robot: il sesso non è una performance da valutare.

Prevenzione e sicurezza: proteggersi sempre

La prima volta è anche il momento in cui iniziare a prendere confidenza con la protezione. I preservativi sono fondamentali, sia per prevenire gravidanze indesiderate sia per evitare malattie sessualmente trasmissibili (MST). Usarli correttamente è un gesto di cura verso sé stessə e verso l’altrə.

Consigli pratici:

  • Tieni sempre un preservativo a portata di mano.
  • Prova a metterlo da solə in anticipo, per sentirti più sicurə.
  • Aggiungi un lubrificante a base d’acqua per ridurre l’attrito, rendere tutto più fluido e confortevole.
  • Non usare mai prodotti oleosi (come creme o oli da massaggio) con i preservativi: li danneggiano.

Emozioni prima, durante e dopo: tutte valide

Non esiste un modo “giusto” di sentirsi: alcune persone provano euforia, altre si sentono confuse, qualcunə si commuove, qualcun altro resta indifferente. Ogni reazione è legittima. Non è obbligatorio “sentirsi cambiati” dopo la prima volta. È solo un passo, non una rivoluzione.

L’importante è:

  • Che ti sia sentito rispettatə.
  • Che tu abbia potuto comunicare ciò che volevi.
  • Che nessuno abbia forzato o ignorato i tuoi limiti.

Se qualcosa è andato storto o ti ha fatto star male, parlarne aiuta. Con un amicə fidato, con un professionista o anche scrivendo le tue emozioni.

Cosa aspettarsi a livello di piacere

Spesso il primo rapporto non è il più intenso, né il più appagante. Il corpo ha bisogno di tempo per conoscersi. L’orgasmo può non arrivare, o non essere quello “da film”. E va bene così.

Se vuoi esplorare il piacere in modo graduale:

  • Inizia con il piacere individuale, usando le mani o un sex toy delicato.
  • Esplora le zone erogene senza fretta.
  • Condividi le tue scoperte con chi ami: il piacere cresce insieme alla comunicazione.

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L’intesa si costruisce nel tempo

La prima volta è solo l’inizio. Ogni esperienza sessuale successiva può essere diversa: più divertente, più intensa, più consapevole. L’intesa non è automatica: si impara con il tempo, con l’ascolto, con la voglia di conoscersi a fondo.

Se una cosa non funziona subito, non significa che “non siete compatibili”. Significa solo che state imparando insieme.