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venerdì 6 novembre 2020 di
Angelica Artè

Appuntamento con la Sadica Esibizionista

 

 

Andai quella sera, ad una serata "Speed date", con l'intenzione di conoscere ragazze, ma senza poter immaginare che avrei avuto un appuntamento con una sadica esibizionista. Erano ormai 4 mesi che non scopavo più, ed anche se avevo avuto degli appuntamenti con diverse ragazze, erano tutti andati male per un motivo o per un altro.

Mi presentai in quel locale, con uno spirito davvero poco amichevole, perchè non avevo più voglia di perdere tempo, avevo solo voglia di scopare.

Con la prima ragazza che si è seduta al mio tavolo, ho tirato fuori tutta la mia frustrazione:

"Guarda, non ho intenzione di perdere tanto tempo. Sto cercando una donna a cui piace scopare, sudata, sporca, e porca. Lei deve succhiare. Ho bisogno di una donna che possa ingoiare il mio cazzo e prenderlo in profondità. Voglio vedere il rossetto sulle mie palle. Sei con me finora? "

“Ehm ...”

Mi resi conto che stavo esagerando, ma continuai sullo stesso tono:

"Mi piacciono tutti i tipi di sesso: orale, anale, tutto ciò che mi dà un climax soddisfacente."

"Va bene…"

"Quindi se stai cercando vino, cena a lume di candela, lascia perdere. Ti porterò al pub per un' unica pinta prima di andare dritti a scopare."

La ragazza si accomodò meglio sulla sedia.

"Come hai detto di chiamarti?

 L' etichetta con scritto il tuo nome è caduta. "

"L'ho tolta. Odio le etichette ".

"Uh Huh."

"Il mio nome è Carlo." Mi sporsi spudoratamente in avanti, scrutando il corpo snello della ragazza che si chiamava Marta. Il mio sguardo indugiò su di lei e sulle sue tette.

"Dalla camicetta si intravedono dei bei capezzoli, e anche il tuo corpo non è male. Peccato per la gonna, che sembra tu l'abbia rubata a tua nonna, ma non importa. L'importante per me è vedere se sai succhiare il cazzo."

Marta si irrigidì. Le guance si arrossarono, i suoi occhi grigi d'acciaio si insinuarono nella mia fronte come se volesse farmi espoledere la testa.

Le sue mani si contrassero, stringendo i pugni.

Mi fissò negli occhi. Restò immobile, le sue labbra si incurvarono lentamente in un sorrisino divertito.

Mi rendevo conto di aver provocato troppo quella ragazza. Non potevo pretendere di scopare una ragazza al primo appuntamento provocandola in questo modo quasi offensivo. Mi resi conto che avevo esagerato e quella ragazza sarebbe esplosa da un momento all'altro.

Però nonostante tutto Marta non si mosse.

"Perché sei ancora qui? E perché stai sorridendo? "

Speed date con una sadica

Silenziosa, senza battere ciglio, Marta inclinò la testa.

"Non hai intenzione di prendermi a schiaffi e andartene via?"

Marta strinse le labbra, lo sguardo fisso.

 "Non sei offesa?"

Avvicinandosi, Marta sussurrò, "Ti piace davvero il mio seno?"

"Sì."

"Toccalo."

"Che cosa?"

"Toccalo," disse lei con decisione. I polpastrelli delle sue dita si accarezzarono la  scollatura in modo invitante. 

"Vai avanti.Toccami."

Le mie dita si avvicinarono come se fossero attratte da una forza magnetica. Un singolo dito entrò in contatto con il seno destro di Marta. Ma un secondo dopo Marta sbatté le mani sul tavolo e balzò in piedi urlando: "Schifoso maniaco!" al massimo della sua voce. La sua mano curata mi colpì cosi violentemente che la guancià mi diventò viola.

L'intero pub tacque. Volti curiosi si girarono verso il trambusto, guardando a bocca aperta me e questa matta.

Come se nulla fosse accaduto, Marta si risedette. "Stai bene?"

Con la bocca aperta, rimasi con un'espressione da ebete.

"Carlo?" Scrollandosi di dosso uno stivaletto, Marta fece scivolare un piede lungo la mia coscia fino a premere le dita dei piedi giù contro il mio cazzo.

Pensai che quella ragazza doveva essere una sadica, ma la cosa non mi turbò, perchè immediatamente ebbi un erezione che spingeva contro i miei jeans.

Gli occhi di Marta brillarono maliziosamente.

In quel momento, una campana suonò rumorosamente. Tempo scaduto. Ora di andare avanti. Tutto intorno il caos del pub mentre le coppie si trasferivano al posto accanto per un nuovo appuntamento. Ne io ne Marta ci spostammo.

"Carlo, rispondimi onestamente: ti piace il sesso anche quando ti schiaffeggiano?"

"Io ... io ... mi faccio sempre schiaffeggiare" dissi eccitato, anche se mentivo "Poi se ne vanno. "

"Ahh ..." Marta si inumidì il labbro inferiore. "Ti dirò un segreto, Carlo. Non sono estranea agli appuntamenti veloci. Vengo sempre qui perchè sono alla continua ricerca di uomini inesperti, che vogliano farsi istruire da una maestra come me. Che si umilino davanti a me.

Scommetto che ti piacerebbe essere sculacciato, non è vero? "

"Posso fare ogni sorta di cose per te, Carlo..lo voglio" Il piede di Marta premette più forte contro il mio cazzo.

"Sei il mio tipo."

"Sono io?"

"Sì. Guarda cosa mi hai fatto. "Marta si accarezzò i seni, tirandosi stretta la camicia in modo che potessi vedere i suoi capezzoli induriti sotto il cotone. "E la mia fica gocciola."

"Cazzo" Urlai quando Marta diede un calcio sul mio cazzo "Maledizione," feci una smorfia. Si, era decisamente una sadica!

All'improvviso, Marta si tolse l'altro stivaletto e si mise a correre intorno al tavolo. Agile come un gatto, mi raggiunse e fece scivolare una gamba sulle mie ginocchia per mettersi a cavalcioni. "Dammi un dito," lei respirò, le sue labbra sfiorarono le mie

  "Fottimi. Fammi venire. "

"Cosa, qui?"

" Sì . Non indosso mutandine.. senti". Nascosta sotto la gonna a pieghe della nonna, Marta era nuda, e la figa era talmente bagnata che quasi le gocciolava.

 "Fottimi," mi ordinò quasi gemendo di piacere.

Fregandomene del fatto che eravamo circondati di persone, infilai la mano sotto la gonna, e cominciai a masturbarla, spingendo dentro e fuori il dito indice e il dito medio. Era per me una situazione assurda, visto che lei era chiaramente una sadica, ma l'appuntamento si stava rivelando troppo eccitante per tirarsi indietro.

La figa di Marta era completamente depilata, l'interno delle sue labbra erano calde, cosi come i succhi che colavano copiosi sulla mia mano.

Continuavo il mio movimento dentro e fuori, muovendo il braccio sotto la gonna, guardandomi attorno per controllare che nessuno ci notasse.

Lei continuava a godere fregandosene altamente del rischio che correvamo, anzi forse era proprio tutta quella gente che doeva far aumentare la sua eccitazione. Era una sadica ed esibizionista. Ma la sua eccitazione mi stava contagiando sempre più, cosi al movimento delle due dita, cominciai a muovere anche il pollice sopra il suo clitoride duro.

Marta trattenne il respiro. I suoi fianchi si mossero, spingendo contro il rigonfiamento dei miei pantaloni

Rabbrividendo, Marta inarcò la sua schiena mentre le mie dita penetravano più velocemente nel suo sesso.

Poi all'improvviso lei venne: "Oh, sì!"

Il grido di Marta echeggiò nella stanza finché le grida ansimanti si spensero. La clientela incredula la guardava mentre lei si contorceva dal piacere, urlando il suo orgasmo con selvaggio abbandono.

Quando le onde si placarono, Marta raddrizzò gli occhiali. "Cazzo, è stupendo," sorrise lei

senza vergogna. La sua smania da esibizionista era stata appagata. Smontando, si raddrizzò la gonna.

 "Dai, andiamo. Stanno per arrivare i buttafuori "

Marta si alzò di scatto, prese la sua borsa e si avviò verso l'uscita. Io ancora eccitato e confuso dalla situazione le chiesi: "Ma dove andiamo?"

Lei si fermò e girandosi verso di me rispose sorridendo: "In un altro locale pubblico. Qui abbiamo solo cominciato"

 

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