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Il sesso anale è una pratica sessuale particolarmente amata dalle donne. La penetrazione anale può essere praticata utilizzando il pene dell’uomo oppure un dildo anale.
Ovviamente, la penetrazione anale può riguardare entrambe i sessi. In effetti, i sex toys per il lato b possono essere utilizzati anche dall’uomo. Dove acquistarli? In un sexy shop, ovviamente.
Detto questo, una domanda nasce spontanea: è rischioso fare sesso anale con le emorroidi? Prima di rispondere, vale la pena parlare in modo approfondito di questa patologia.
Le emorroidi sono delle vene che si trovano all’interno del retto e intorno all’ano. Anche se molti credono che siano una fastidiosissima condizione di salute, in realtà sono una caratteristica fisica completamente normale.
Le emorroidi interne hanno addirittura uno scopo: prevengono le perdite di feci o altre perdite di natura anale quando si tossisce, starnutisce oppure la pressione addominale aumenta.
Invece, le emorroidi esterno non hanno questa funzione e sono soltanto delle vende che si trovano sotto la pelle che circonda l’ano.
Le emorroidi diventano un problema quando causano dei sintomi, altrimenti si può convivere pacificamente con esse.
Tantissime persone, durante la loro vita, non hanno sintomi correlati alle emorroidi. Quindi, il sesso anale per loro è privo di dubbi in merito. Invece, c’è una larga fetta di popolazione in cui questi sintomi si sono manifestati.
La loro presenza viene immediatamente notata quando si gonfiano o si irritano. Molto spesso accade quando c’è troppa pressione sull’area, soprattutto in presenza di stitichezza, che costringe a un maggiore sforzo.
Alcuni sintomi possono manifestarsi a causa di un’emorroide trombizzata, causata da un coagulo di sangue. I sintomi più comuni sono:
Se una donna o un uomo manifesta uno di questi sintomi, dovrebbe subito rivolgersi al suo medico curante, oppure a un gastroenterologo o ginecologo.
Non sono soltanto le emorroidi a provocare questi problemi. Ad esempio, le ragadi anali, che sono delle piccole lacerazioni nel tessuto anale, e le verruche genitali, che sono causate da un’infezione chiamata HPV, possono far emergere questi sintomi.
Andiamo a rispondere alla domanda centrale di questo articolo: la penetrazione anale in presenza di emorroidi. La risposta? Assolutamente no!
La penetrazione anale comporta l’assenza di dolore. Nonostante la dilatazione anale sia più che sufficiente per consentire al pene o a un butt plug di penetrare tranquillamente, magari aiutandosi con una sufficiente lubrificazione, la presenza di emorroidi irritate o gonfie, soprattutto quelle intere, non può far altro che peggiore i sintomi, causare forte dolore e persino sanguinamento.
Quindi, il sesso anale può essere praticato soltanto quando le emorroidi guariscono completamente, altrimenti il disagio già provato aumenta notevolmente e il processo di guarigione si allunga.
Al di là dell’aumento del dolore, dell’irritazione e del gonfiore, la penetrazione anale in presenza di emorroidi può essere rischiosa per altre ragioni, una tra tutte l’infezione da HIV.
Normalmente, prima della penetrazione, l’uomo dovrebbe indossare un preservativo. Siccome questo importante mezzo protettivo viene spesso omesso, il rischio di contrarre l’infezione da HIV è alto.
Questo probabilità aumenta di più in presenza di emorroidi. Lo sfregamento causato dalla penetrazione potrebbe causare una piccola lacerazione nel tessuto dell’emorroide, trasformandola in una porta aperta in cui il virus dell’HIV può facilmente penetrare.
Quindi, ribadiamo: per evitare di contrarre o trasmette la malattia, un uomo deve sempre indossare un preservativo prima della penetrazione anale, nonostante la presenza di un corpo estraneo sul pene diminuisce il piacere del rapporto.
Chiarito il perché è assolutamente sconsigliabile fare sesso anale in presenza delle emorroidi, ci sono altre domande che meriterebbero una risposta. Una tra tutte è la tempistica tra un intervento chirurgico alle emorroidi e il ritorno alla penetrazione anale.
Innanzi tutto, perché un intervento chirurgico? Nel momento in cui diventa impossibile curare le emorroidi utilizzando trattamenti conservati, e la loro condizione generale peggiora giorno dopo giorno, l’unica strada rimasta da percorrere è la chirurgia.
Affidandosi allo specialista giusto, questi provvedere a rimuovere l’emorroide infiammato o ingrossato. L’intervento chirurgico in questione è solitamente sicuro e non crea complicazioni post operatorie. L’unico accorgimento consigliato è un minimo di riposo, che favorirà la corretta guarigione.
Quindi, quanto tempo aspettare? Le persone che si sono sottoposte a questo intervento devono esimersi a farsi penetrare analmente almeno per un mese e mezzo. Questo perché, all’interno dell’anno, è presente una ferita aperta, la quale può causare dolore se un oggetto esterno penetra all’interno, oltre che può riaprirsi con molta facilità.
Infine, trascorso questo tempo, si può riprendere col sesso anale. Non significa però che la penetrazione debba avvenire al ritmo prima dell’operazione. Invece, è consigliabile procedere lentamente, delicatamente e con un’adeguata lubrificazione.
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