Vaginismo
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  • Salute e Sessualità
lunedì 8 agosto 2022 di
Giusy Pirosa

Vaginismo: cos'è e come affrontarlo

Il vaginismo è una condizione che porta allo spasmo involontario o all’irrigidimento dei muscoli che si trovano all’ingresso della vagina nel momento in cui viene inserito qualcosa. È un disturbo sessuale che porta a minore autostima e fiducia del proprio corpo, nonché ripercussione sulla vita di coppia.

Anche se potrebbe non sembrare, ma molte donne soffrono di questa condizione, ma sottoponendosi a determinate cure, riescono a risolvere il problema. Addirittura è stato inventato un Dildo per Vaginismo.

Il problema è che molte donne provano un certo imbarazzo a parlare di questo problema, sia con un medico che con il proprio partner.

Vaginismo: quali sono i sintomi?

Chiamato anche “disturbo della penetrazione genito-pelvica, il vaginismo ha come sintomo principale il dolore che si prova durante i rapporti sessuali oppure quando viene inserito un dito, un tampone o un dispositivo medico. Gli altri sintomi sono i seguenti:

  • difficoltà fisica a fare sesso vaginale penetrativo oppure a usare un giocattolo sessuale;
  • dolore lancinante, bruciante o pungete mentre si fa sesso;
  • difficoltà a inserire un tampone all’interno della vagina.

Le cause del vaginismo

Non esiste una causa scontata del vaginismo, poiché sintomi e tipologie di dolore variano da donna a donna. È sbagliato annoverarlo nella categoria delle disfunzioni sessuali, in quanto l’irrigidimento automatico dei muscoli avviene più per una questione psicologica di natura inconscia.

Inoltre questa condizione si può presentare non soltanto la prima volta che si fa sesso, ma anche dopo svariati rapporti sessuali. Ci sono alcune donne che evitano il sesso vaginale perché hanno paura della penetrazione, dando vita in questo modi ai cosiddetti matrimoni bianchi, ossia matrimonio non consumato.

I fattori psicologici del vaginismo

Siccome lo spasmo avviene per la paura che qualcosa entri nella vagina, con tutta probabilità il vaginismo è legato a problemi di natura emotiva e psicologica, come a esempio:

  • una brutta esperienza sessuale;
  • una violenza sessuale;
  • ansia da prestazione;
  • credenze religiose e culturali sbagliate;
  • temere che la propria vagina sia troppo piccola.

Poi ci sono anche problemi di natura fisica o medica che possono causarlo, tra cui:

  • lesione o infezione alla vagina, all’utero, alla cervice dopo un parto;
  • livelli bassi di estrogeni durante o dopo la menopausa;
  • intervento chirurgico che ha causato un trauma.

Nonostante la guarigione da una ferita o un’infezione sia avvenuta, il vaginismo può continuare a manifestarsi. La paura del dolore, quindi, porta a un irrigidimento della vagina involontario, rendendo così dolorosa l’attività sessuale.

Parlare con il partner

Discutere di questa condizione con il proprio partner potrebbe portare imbarazzo oppure essere scoraggiante, ma con i seguenti suggerimenti la conversazione sarebbe meno spinosa:

  • parlare col partner in un momento di relax e privo di distrazioni;
  • annotare i punti da affrontare prima di parlare per avere un’idea su cosa dire;
  • spiegare al partner cos’è il vaginismo e le possibili cause in modo che possa capirlo in modo corretto;
  • condividere con lui le modalità di supporto;
  • coinvolgere il partner nella risoluzione del problema e rassicurarlo che il vaginismo non ostacolerà la relazione.

Come viene diagnosticato il vaginismo?

Se una donna teme di avere il vaginismo, dovrebbe consultare un medico oppure recarsi in una clinica di salute sessuale per ottenere una diagnosi immediata.

Non esistono specifici test che diagnosticano questa condizione. Di solito il medico pone domande sui sintomi e sulla storia sessuale e, se necessario, eseguirà un esame fisico della vagina, con cui osserverà se ci sono segni che causano i sintomi, come un’infezione, tastando anche i muscoli intorno al bacino.

Come viene curato il vaginismo?

Se la diagnosi è positiva, ci sono diversi trattamenti che possono aiutare. Solitamente il trattamento si concentra sul rilassamento dei muscoli della vagina nel momento in cui qualcosa penetra all’interno. L’obiettivo principale è ridurre la paura o l’ansia, che di solito scatenano i sintomi.

  • Il medico potrebbe indicare alcune soluzioni, come:
  • tecniche di rilassamento, come la consapevolezza, la quale consente ai muscoli della vagina di rilassarsi e aiutare a gestire l’ansia o la paura legate al dolore durante la penetrazione;
  • esercizi per il pavimento pelvico che, praticati ogni giorno, possono aiutare a controllare i muscoli della vagina;
  • terapie basate sul colloquio psicologico, che aiutano a esplorare e affrontare ogni tipo di sentimento che causa ansia o paura durante la penetrazione vaginale;
  • trattamento di varie condizioni mediche che potrebbero avere un legame col vaginismo, come un’infezione al tratto urinario o i bassi livelli di estrogeni,
  • dilatazione graduale della vagina tramite un set di trainer vaginali a forma di tampone che, col trascorrere del tempo, provocano un aumento delle dimensioni e della lunghezza della vagina, abituando la donna in questo modo ad avere qualcosa all’interno.

Potrebbero volerci delle settimane o dei mesi di trattamento prima che si manifestino risultati incoraggianti ma, alla fine, la maggior parte delle donne risolvono il problema.

In caso di ulteriori problemi, il medico potrebbe indirizzare una donna a un fisioterapista specializzato in questa condizione. Ricordarsi sempre che il vaginismo non è una patologia invalidante, ma momentanea.

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