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Pacco 100% Anonimo
Per risparmiare sull'affitto, divido la stanza di un appartamento a Bologna con un'altra studentessa di 24 anni.
Molto spesso lei torna a tarda notte mentre io vado a dormire presto, e quando lei rientra in stanza non la sento mai perché ho un sonno molto pesante. Quella notte però, stranamente, non riuscii ad addormentarmi, e intorno all'una di notte la sentii rientrare in stanza, ma non era sola. Sentii dei fruscii smorzati e sussurri. "Sabrina sei sicura che sia tutto a posto?" Disse una voce maschile. "E se la svegliassimo?"
Poi ci fu un altro fruscio, uno squittio e una risata. "Senti, perché non torniamo in macchina e vediamo di trovarci un posto isolato?" Disse di nuovo la voce maschile. "Non preoccuparti, una volta che si è addormentata, non la sveglierai mai. Ma non fare troppo rumore, per ogni evenienza. "
Con attenzione, io aprii un occhio, era piuttosto buio, ma le tende non erano del tutto chiuse e riuscivo a distinguere la sagoma di Sabrina e del ragazzo seduto sul suo letto che ansimava come un matto. La sua mano le stava massaggiando il seno sinistro attraverso la sua t-shirt, ma lei prima gli allontanò la mano e poi si tolse la maglietta. Le sue grandi tette erano appena tenute dal suo reggiseno, e il ragazzo fece un'esclamazione di eccitazione. Poi si è chinato e ha affondato la faccia in mezzo a quelle tettone di cui sono sempre stata molto invidiosa. Sabrina intanto aveva cominciato a togliersi i pantaloni.
Ho sorriso. La mia coinquilina, come ho sempre sospettato, sapeva scopare con una certa sicurezza ed era molto disinibita. Era una ragazza molto attiva sessualmente, e dai suoi movimenti rapidi si vedeva che aveva fretta di andare al sodo. Cominciò a trascinare giù i pantaloni, ma decise di accelerare le cose scendendo dal letto e spogliarsi mentre lui faceva lo stesso. Potevo vedere il suo pene eretto sporgere davanti, già eccitato. Oddio.. sembrava spesso e lungo! Sabrina sapeva certamente come sceglierli.
"Sei attrezzato bene li giù... " sussurrò lei," È così grande! "
" Sì, come le tue tette, amore. "
" Allora ti piacciono? "
" Cazzo, sì. "
"Prendiamo prima un assaggio del tuo cazzo." Lo spinse giù sul letto e io vidi il suo pene scomparire nella sua bocca. Potevo sentirla mentre leccava quel pene, e vedere il profilo delle sue tette dondolare all'indietro e avanti. A questo punto, stavo iniziando ad eccitarmi. Con cautela sollevai il sedere e mi divincolai del pantalone del pigiama. Fortunatamente, Sabrina e il ragazzo erano entrambe concentrati su altre cose, quindi sono riuscita a togliere anche le mutandine senza essere notata.
Ho aperto lentamente le mie gambe e ho messo la mia mano in mezzo. Potevo sentire il calore della mia figa eccitata, ed ero così bagnata che le mie dita scivolarono nella mia vagina senza nessuno sforzo. Ho cominciato a muovere le dita delicatamente dentro e fuori, cercando di non emettere rumori. Ho sentito la voce di Sabrina.
"Dai, cominciamo a scopare prima che Lucia si svegli," sussurrò. Si alzò e guidò quel cazzo eretto tra le sue cosce. Poi con un sospiro affondò impalandosi profondamente su di esso, prima d' iniziare a muoversi su e giù. Sostenendosi con le mani, si sporse per permettere al ragazzo di giocare con le sue tette. Il cigolio del letto, il gorgoglio del suo cazzo nel sesso bagnato di Sabrina e la loro respirazione eccitata, mi fecero sentire in grado di lasciarmi andare un po, e cosi cominciai a usare le mie dita appiccicose sul mio eccitato clitoride. Quando presi il ritmo, potevo percepire l'inizio di un orgasmo che iniziava a crescere. Muovevo le mie dita seguendo il movimento dei colpi di lui nella fica di lei. Stavo continuando a spiare la mia coinquilina mentre scopava, e la cosa mi eccitava molto.
"Sabrina...sto per venire.." ha sussurrato lui. "Vuoi che venga fuori?
"No..aahh..Vieni dentro di me..proprio dentro..non ti preoccupare..Voglio il tuo sperma nella mia fica."
Sentire la mia coinquilina, studentessa di medicina, parlare in quel modo così volgare era tutto ciò che serviva a spingermi oltre il mio limite e...finalmente sentii il mio orgasmo esplodere...
Mi spinsi oltre il limite e sentii il mio stesso orgasmo sopraffarmi. Ho emesso un piccolo strillo, ma per fortuna il ragazzo venne nello stesso momento; prima si tese, poi tremò mentre immaginai stesse rilasciando il suo carico nel profondo di Sabrina che gemeva sottovoce fino a quando non crollò sopra di lui e lo baciò, lasciando che il suo pene ancora duro scivolasse fuori da lei.
"Mmm, che porca che sei Sabri..," mormorò.
"È stato perfetto. Ma devi andare ora; Lucia potrebbe svegliarsi da un momento all'altro. "
" Cazzo, ti voglio di nuovo, "sussurrò, ma lei lo zittì.
"Sì, ti voglio anch'io, ma non stanotte. Dai, domani ho una lezione alle nove. "
Ci fu un po di fruscio mentre si rimettevano i vestiti.
Mi riaddormentai, dolcemente, appagata dall'aver goduto di quello spettacolo inaspettato, nella speranza di poter spiare ancora, la mia coinquilina mentre scopa.
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