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martedì 21 novembre 2023 di
Daniele B.

Punire la babysitter

Odio lavorare il sabato ma non si può avere tutto nella vita. Erano le 14.30 e sorprendentemente ero riuscito a finire il mio lavoro che avrebbe dovuto durare fino a notte, quindi sono corso fuori dal mio ufficio per stare con i miei figli. Non dovevo preoccuparmi grazie a Nina, la mia babysitter, che è con me da un po' e si occupa anche dei lavori domestici. Non si è mai  lamentata delle mie numerose richieste perché l'ho  sempre pagata generosamente. Nina ha 22 anni anche se sembra un po' più giovane. Nel suo lavoro è molto matura e dedita nel prendersi cura dei miei due figli gemelli di 5 anni.

Mia moglie ed io siamo separati da diversi anni, e siccome lei viaggia spesso per lavoro, i bambini restano da me. Solo che quando sono a lavoro anch'io, mi rivolgo a Nina, che è una ragazza seria ed affidabile.

Arrivo davanti casa, e di fronte vedo una moto 125 parcheggiata. Immagino sia di qualche vicino anche se mi risulta strano, essendo tutti anziani. All'interno della casa c'era uno strano silenzio. Non ho sentito i bambini. La TV era spenta. Era senza vita. I bambini erano appisolati sul divano. La tata non si trovava da nessuna parte. Possibile che se ne sia andata per qualche emergenza? Ma avrebbe dovuto avvertirmi. Sul bancone della cucina ho trovato due birre aperte. Ora, non mi importava che bevesse birra, ma non quando è sola con i bambini. Adesso mi stavo arrabbiando. Ho attraversato il corridoio per controllare in camera da letto, se stava dormendo durante il lavoro. Poi l'ho sentito. Era un gemito sommesso. Rumori sessuali. La porta della mia camera da letto era socchiusa. Ho sbirciato per intravedere l'interno. Nina era a quattro zampe completamente nuda. C'era un ragazzo dietro di lei, che le teneva i fianchi, il viso contorto, la fronte rugosa, stava cercando di scopare la mia babysitter. Potevo vedere il suo cazzo magro, luccicante con un preservativo, entrare e uscire debolmente da Nina. È stata una performance terribile, Nina sembrava divertirsi. Ancora non mi hanno notato. Ero incazzato. Mi sentivo come se fossi stato derubato di qualcosa, del mio rispetto. Sono stato tradito. Ho aperto la porta facendo un forte cigolio e ho attirato la loro attenzione, il ragazzino ha dato di matto ed è caduto dal letto, per poi rialzarsi un secondo dopo cercando di tirarsi su i pantaloni. Aveva tenuto addosso la maglietta. Il preservativo era ancora sul suo uccello, mentre correva verso la finestra e si lanciava fuori. L'ho visto fuori dalla finestra correre verso la moto, ha acceso il motore ed è partito a tutta velocità. Spostai lo sguardo verso Nina, stava cercando di coprirsi con la coperta.

Non potevo crederci, Nina avevo fatto entrare un ragazzo per scopare a casa mia, e nel mio letto. La coperta puzzava molto e sapevo il perché. E' lo sperma di quel ragazzino. Questa cosa  mi rese  furioso. Nina iniziò a balbettare cercando di spiegare il perchè si trovasse in questa situazione. Non le ho prestato attenzione e l'ho ignorata, ma ho continuato a guardarla in cagnesco. 

“Sono deluso Nina”, le dissi freddamente. Lei si è spaventata di più. E ha iniziato a implorarmi e a scusarmi. Non mi importava. Sono andato al comò, ero stanco, mi sono tolto la giacca, ho allentato i vestiti e ho slacciato la camicia

“Per favore... Sig. Neri...non...” 

“Queste lenzuola puzzano del suo sperma”, la interruppi tirando le lenzuola che stava usando per coprire il suo corpo nudo. Ho tirato più forte, lei non ha lasciato andare per paura. Le lanciai uno sguardo glaciale e con un movimento a scatti, le tolsi il lenzuolo dal corpo e lo gettai via, lasciandola nuda sul mio letto. Non mi lasciava vedere il suo seno, lo copriva con il braccio, ma era inutile. Solo i suoi capezzoli erano completamente fuori dalla mia vista e la sua figa era proprio di fronte a me. Era completamente rasata. In quel momento ho realizzato quanto fosse sexy la mia babysitter. Non avevo mai guardato Nina, con gli occhi bramosi di un uomo che osserva una giovane ragazza. L'avevo sempre osservata per la sua serietà e nient’altro. E adesso che la sua serietà si era sbriciolata davanti i miei occhi, non mi restava che osservare la ragazza di 22 anni. Era magra ma il suo culo e le sue tette erano grandi per una persona della sua corporatura. Mi accorsi che il mio cazzo si stava gradualmente svegliando. Nina dalla vergogna si stava coprendo gli occhi con la mano. 

“Sei una puttana Nina” le dissi freddamente. La disprezzavo. Poi mi sono chinato e ho inserito con calma il mio dito medio nella sua figa bagnata. Lei si è agitata e ha gettato indietro la testa. Ho iniziato a inserire il dito dentro di lei, mentre portavo il pollice al suo clitoride, facendola ribaltare oltre il bordo, lei ha iniziato a massaggiarsi il seno e poi a passarselo tra i capelli e poi di nuovo indietro. Il mio cazzo era davvero duro e dolorante in quel momento. Nina ha provato a dire qualcosa ma non sono riuscito a capirla, non ho nemmeno fermato il movimento delle dita. Con la mano libera ho tolto i pantaloni e dopo aver fatto un po' di sforzo sono riuscito a far cadere i pantaloni e i boxer fino alle caviglie e a calciarli via. Nina era troppo impegnata a godersi le mie dita. Adesso stava gemendo. La povera Nina non si aspettava di divertirsi anche cosi. Tirai via le dita e le afferrai le cosce appena sotto le ginocchia e mi posizionai tra le sue gambe. Volevo punire la mia babysitter.

Era troppo tardi quando si rese conto di cosa stava succedendo e io entrai in lei. Era davvero stretta e bagnata. Gemeva ora più che mai, ma non mi importava del suo piacere. Volevo solo usare il suo corpo giovane per venire. Adesso ero sopra di lei e continuavo a mantenere il mio ritmo. Nina si sentiva sorprendentemente bene con me. I suoi gemiti divennero striduli adesso. Il suo corpo tremava e sussultava, il suo corpo era arrossato da quello che sembrava il primo orgasmo che avesse mai avuto. È stato abbastanza facile soddisfarla con il mio cazzo esperto. Poi ho sentito il mio orgasmo crescere, ho aumentato il ritmo delle mie spinte e mi sono preparato a tirarmi fuori ed esplodere sul suo seno morbido, ma in quel momento è successo qualcosa fuori dal mio controllo, le mie spinte sono diventate violente e mi sono bloccato nel profondo. La sua figa stretta e succosa lo tenne lì. Il mio pene pulsava in ondate di piacere. Sono esploso dentro di lei. Ho sentito il rilascio di densi torrenti di sperma. Sono rimasto dentro di lei per un po' dopo che il mio orgasmo si era calmato. Poi si tirò fuori lentamente, il suo viso era pieno di orrore, ma non osava lamentarsi. Per il resto della settimana Nina non si è mai messa in contatto con me. L'ho vista cavalcare la moto 125 con il suo ragazzo un paio di giorni dopo. 

Alla fine della settimana successiva ero in cucina. Erano circa le 10. Arrivò in cucina, i suoi occhi attenti a non incrociare i miei. Era ora di pagarla, avevo i soldi in mano. Sono andato da lei e gliel'ho consegnati. Lo scambio ci ha portati ad una distanza ravvicinata. 

Ma presi, i soldi lei è rimasta vicino a me titubante.

"Posso chiedere una cosa?"

" Tutto quello che vuoi”, ho detto curioso.

"Io... urr... è...", arrossì, i suoi occhi vagavano ovunque ma attenti a evitare i miei.

“Dimmi cosa vuoi Nina”, ero gentile ma deciso

"Non è niente, signor Neri..." Avevo un'aria autoritaria su di lei. L'ho usata e le ho alzato fino alla vita il vestito estivo che indossava. Non indossava mutandine. Ho rimesso il vestito giù, non ho detto niente, le ho preso la mano e sono andato in camera mia. Mi ha seguito obbediente, in quello che sembrava entusiasmo e desiderio. Ero pronto a punire di nuovo la mia babysitter.

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