Il segreto di Francesco (Parte 3)
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lunedì 4 marzo 2024 di
Metalinda

Il segreto di Francesco (Parte 3) - Gianni

[Leggi la Parte 2]

«Hai idea di quanto mi ci è voluto per prenotare un tavolo lì?»

Evidentemente no, altrimenti Francesco non l’avrebbe piantata in asso all’ultimo minuto.

Per quella sera, Priscilla era riuscita ad accaparrarsi una prenotazione nel nuovo locale di cui tutti parlavano.

Un posto esclusivo, che soprattutto sarebbe stata un’ottima location per fantasticare su come mettere in pratica le loro fantasie cuckold.

«Tesoro è venuta fuori un’incombenza dell’ultimo minuto… Non farmi bestemmiare…!»

«Perciò addio cena…!»

«Non puoi andarci con una tua amica?»

«La prenotazione è fra quaranta minuti, e poi chi vuoi che sia ancora libera a quest’ora di venerdì?»

Francesco restò in silenzio per qualche minuto, un silenzio colpevole e pesante.

«Ti prometto che cercherò di raggiungerti appena possibile! Dai, amore, vai ad aspettarmi lì…»

Se non avessero chiarito da appena una manciata di giorni, di certo Priscilla avrebbe sospettato che quella “incombenza” di Francesco avesse un bel paio di tette e un culo.

Alla fine aveva deciso di fare come lui le aveva suggerito: avviarsi al ristorante e aspettarlo.

Fra l’altro, il vestito che aveva scelto le stava troppo bene per toglierselo e passare la serata in tuta sul divano.

Un bel vestito aderente, con uno scollo profondo che lasciava appena intravedere le coppe in pizzo del reggiseno. Pur non avendo un seno tutt’altro che generoso, con quello addosso si sentiva una strafiga.

E il suo outfit piacque sicuramente anche al ragazzo che la accolse non appena mise piede nel locale.

Il sorriso che sfoderò non poteva essere frutto solo della cortesia obbligatoria verso il cliente.

«Signora benvenuta, ha una prenotazione per stasera?»

«Si certo, a nome Caprioli…»

Il maÎtre diede un rapido sguardo al suo tablet.

«Perfetto! Mi segua Signora, da questa parte…»

 Un bel tipo, sulla trentina, barba hipster e due stupendi occhi verdi.

Il tavolo che le era stato riservato era in un angolo un po’ appartato del locale: posticino intimo, luce soffusa delle candele… Sarebbe stato un vero peccato se Francesco non fosse riuscito a raggiungerla.

«Signora ecco il suo posto…»

Il maÎtre la fece accomodare, e Priscilla con la coda dell’occhio lo sorprese a sbirciare nella sua scollatura.

«Aspetta qualcuno? Vedo che la sua prenotazione è per due…»

«Si, il mio compagno dovrebbe arrivare a momenti… Almeno spero, altrimenti dovrò cenare da sola!»

«Se non stessi lavorando, sarei lieto di farle compagnia io…»

Audace, molto audace.

«Posso portarle qualcosa nell’attesa? Gradisce un aperitivo?»

Avrebbe gradito tante cose in effetti, magari che anche il suo uomo, oltre al ragazzo hipster, le guardasse le tette.

«Si, grazie…»

«Cosa le piacerebbe?»

Essere scopata come un animale su questo tavolo.

«Mi consigli qualcosa lei… Qual è la vostra specialità?»

Il ragazzo la squadrò con i suoi occhioni verdi: Priscilla aveva sempre pensato che gli uomini con gli occhi chiari sembrassero sempre più perversi di tutti gli altri. 

«Lasci fare a me, si fidi… Quello che ho in mente la soddisferà di certo…»

Credo di sapere cosa vorresti farmi bere…

Le porse il menù, suggerendole alcune specialità, e lei fece in modo di sfiorargli “distrattamente” il polso.

Smettila di guardarmi come un depravato…

Anche lei sapeva bene come comunicare semplicemente con uno sguardo…

«Mi sorprenda allora…»

Sfida lanciata, sollevando un po’ il vestito per accavallare la gamba in maniera sfacciatamente provocante.

Dopo qualche minuto, lui tornò con uno di quei gin tonic speciali con una lista infinita di botaniche pregiate all’interno. Si mise ad elencarle, ma lei era troppo concentrata sul modo in cui muoveva le labbra.

«Assaggi… E poi mi faccia sapere!»

Speziato, inebriante… Dopo un paio di sorsi a stomaco vuoto Priscilla si sentiva già meno infastidita dal contrattempo di Francesco.

Cazzo, nemmeno un messaggio…

Iniziò a giocherellare nervosamente con il sottobicchiere di cartone, poi si lasciò scappare un sorrisetto soddisfatto. C’era scritto qualcosa sul retro: 

“Sembri una di quelle donne un po’ nervose che riducono i sottobicchieri in mille pezzi. Prima di iniziare a farlo, segnati il mio cellulare…”

Un numero di telefono e poi la firma, Gianni.

La sua teoria sugli uomini con gli occhi chiari raramente sbagliava.

Da Francesco ancora nessuna novità… 

Che si fotta! 

Priscilla segna il numero e apre Whatsapp: 

“Il mio gin tonic è finito, sarebbe così cortese da portarmene un altro?”

Doppia spunta blu immediata, e in pochi minuti l’hipster riappare con un altro drink.

«Mi sono permesso di portarle qualcosa da sgranocchiare, non vorrei che troppo alcol a stomaco vuoto le facesse perdere la lucidità…»

«E chi le dice che io voglia conservarla?»

Nel porgerle il bicchiere, l’uomo fece in modo di mettersi proprio accanto a lei… 

Non c’è bisogno di specificare quale parte del suo corpo si ritrovò Priscilla a pochi centimetri dalla faccia…

«Peccato per il suo compagno, sono sicuro che si sta perdendo una splendida serata…»

«Già, a quanto pare… Lui si…»

Il silenzio che riempiva le pause fra i loro scambi aveva letteralmente una carica elettrica.

«Ribadisco, gran peccato…»

Priscilla beve un sorso del suo gin tonic.

«È buonissimo…»

«Si, ma mangi anche qualcosa, altrimenti…»

«Altrimenti?»

Il maÎtre Gianni si congeda dopo averle lanciato un altro dei suoi sguardi verdi ed ammiccanti.

Il telefono di Priscilla vibra.

“Altrimenti non sarai lucida e io, per punizione, non te lo infilerò in quella bocca da troia…”

“Non credevo che rientrasse nella politica del ristorante far eccitare le clienti…”

“È un servizio che offro solo a quelle affamate di cazzo come te…”

Far eccitare, ma anche bagnare, le clienti.

“Fra un quarto d’ora ho il tempo di una sigaretta. Ci rinuncio se vieni a farmi un pompino nel bagno.”

“15 minuti…”

Mentre controlla se il trucco è a posto, a Priscilla suona di nuovo il telefono.

Francesco, alla buon’ora…!

No, aspetta, ma che…?

O il gin tonic era forte, oppure… No, quella che tiene aperta è proprio la chat con Francesco…

Quindi quello che sta guardando è uno screenshot… Di un’altra chat: quella con Gianni il maÎtre per l’esattezza…

“Vedo che hai trovato un modo interessante di ingannare l’attesa…”

Priscilla si guarda intorno… 

Il telefono squilla di nuovo.

“Gianni, lo hai appena conosciuto, è il fratello minore di un mio collega… Quando ho scoperto che lavorava lì, mi sono venute un paio di idee…”

“E quali?”

“Sono andato a cercarlo su Instagram, so che ti piacciono i tipi come lui. Quando l’ho aggiunto ho fatto il nome del fratello e abbiamo iniziato a chiacchierare…”

“Francesco, non capisco…”

“Ti ho trovato un bull, amore. Sono già nel cesso degli uomini ad aspettarvi. Non vedo l’ora di guardarti mentre gli ingoi il cazzo…”

Quando dopo altri 10 minuti Priscilla si alzò per raggiungere il bagno, ebbe quasi paura che il suo vestito si fosse bagnato, considerando l’effetto che quella sorpresa di Francesco le stava facendo.

[Presto la Parte 4]

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